Dr. Manuel Martin
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Le mie radici
Sono nato il 20 luglio 1982, anche se mento sempre sulla mia età, perchè non credo molto al valore del numero scritto sulla carta di identità, ma molto più al modo in cui uno si sente. Sono nato sotto il segno del cancro e questo fa di me una creatura sensibile che a volte si è sentito saggio e tranquillo come un ottantenne, ma ho l’ascendente in leone che mi da quella carica per cui, altrettanto spesso mi pare di non avere più di ventisette anni. Una delle mie fortune è quella di essere venuto al mondo a Udine, una città forse poco conosciuta, al centro di un territorio magico, crocevia non solo di innumerevoli popoli, ma anche di importanti tradizioni esoteriche sopite e nascoste, ma ben presenti. L’altra mia fortuna, come dico sempre, è che la mia propensione al mondo magico fu scambiata da mia madre per grande fantasia e inconsapevolmente alimentata grazie ai racconti sui miti greci, la Divina commedia, le storie del ciclo arturiano e quanto altro riuscisse a recuperare. Il tutto coadiuvato da una nonna materna straordinaria, che non era solo una bellissima persona, ma senza saperlo, molto strega, poiché era conosciuta per saper “mettere a posto i nervi” oltre che, come ogni nonna che si rispetti, essere molto brava a raccontare le storie della famiglia, le favole della tradizione o ancora meglio quelle inventate da lei. Così sono nato e cresciuto qui, in questa terra di confine, correndo nella campagna fuori dalla città, giocando coi miei cugini, coi miei amici in una realtà di paese che ha permesso ai miei interessi di svilupparsi. Da bambino, come racconto nel mio libro, avevo un sacchetto di carta in cui avevo collezionato diversi tipi di pasta cruda (farfalle, conchiglie, fusilli…) e mi divertivo a rovesciarlo e interpretare la pasta per organizzare giochi con gli amici. La fantasia è stata la mia grande compagna d’infanzia, aprendomi alla capacità di vedere oltre, senza i limiti che spesso vengono imposti ai bambini dalla razionalità degli adulti
La mia vita ordinaria
Crescendo naturalmente ho dovuto un po’ adeguarmi alla realtà ordinaria, così ho frequentato il liceo classico, ritrovando i miei amici d’ infanzia: i miti greci e romani, Dante, il ciclo Arturiano e le chanson de geste… Nel mentre, poichè il mio sport da ragazzo era il nuoto, conseguii il brevetto di bagnino e alla fine del liceo iniziai a insegnare nuoto. L’insegnamento è sempre stato uno degli ambiti in cui mi sono sentito più realizzato. Così ottenni anche il brevetto per insegnare acquagym e poi nuoto preparto alle gestanti, tenendo corsi per anni. Finito il liceo decisi di conseguire la laurea triennale in giurisprudenza e poi, determinato a conquistare la mia indipendenza, anzichè proseguire gli studi ho indirizzato il mio interesse ad un lavoro che potesse garantirmi ciò che cercavo. Così nel giro di poco fui assunto in banca. Si tratta di un lavoro che non era esattamente la mia ambizione, ma che mi metteva a contatto con le persone e soprattutto mi diede l’occasione di andare a vivere da solo e costruire la mia vita da adulto. Proseguii quel lavoro per quindici anni, mantenendo una facciata quasi ordinaria, mentre tuttavia i miei interessi magici mai sopiti, continuavano la loro evoluzione e cercavano un modo per acquisire la giusta dignità nell’epoca moderna: cioè non volevo essere bruciato sul rogo anche in questa vita.
La mia vita straordinaria
Come dicevo il mondo magico è sempre stato parte della mia vita, da bambino parlavo con le fate, giocavo a fare gli incantesimi, vedovo il mondo come una serie di realtà sovrapposte e nessuno si preoccupò mai troppo. Ma quando si comincia a crescere e ci si relaziona col mondo, il sospetto di avere qualche problema si insinua in chiunque. Così arrivato all’adolescenza, cominciai a pensare che o ero pazzo o illuminato (con la tipica modestia dei giovani) e decisi di iniziare a studiare quel mondo occulto che tanto mi attirava. Forse oggi, nella realtà di internet e delle librerie on line pare strano, ma all'epoca procurarsi testi di occultismo non era facile, eppure cominciai a cercare e qualcosa scovai. La divinazione era sempre stata un mio modo di giocare, così iniziai a cercare testi sulle rune e poi sulla cartomanzia. Già alla fine delle medie leggevo piuttosto bene le carte da briscola (trevigiane) e poi alle superiori iniziai con quelle da scala quaranta. Alla fine del liceo, per una delle vie della Tessitura, mi arrivò il mio primo mazzo di Tarocchi e fu amore a prima vista. Così iniziai a studiare i classici, Wirth, Knight… Nel mentre i miei studi di magia pratica, complice la fase adolescenziale un po’ baudeleriana virarono su temi piuttosto oscuri, portandomi a leggere manuali di magia nera, i classici come il Liber infernalis, alla ricerca di una struttura per un potere che avvertivo ma che non sapevo dominare. In breve capii tre cose, la prima che non ero pazzo, la seconda che la magia oscura, per quanto affascinante, non mi apparteneva (e un paio di piccoli incidenti di percorso me lo mostrarono chiaramente) e la terza che, se volevo che tutto questo avesse un senso nella mia vita, dovevo trovare un modo diverso di approcciarlo. Il primo grande incontro fu con Jodorowsky, purtroppo non di persona, ma lui mi aprì gli occhi su due cose tuttora importantissime nella mia vita: da un lato che la lettura dei Tarocchi per conoscere il futuro era davvero una scienza minore. Dall’altro mi mostrò come si potesse parlare di magia e sciamanesimo con un linguaggio moderno e comprensibile. La psicologia in particolare si rivelò una disciplina in cui i grandi saperi antichi erano confluiti piuttosto naturalmente. Fu così che attorno ai trent’anni, mi iscrissi ad una scuola di counseling a indirizzo sistemico e transpersonale (una delle branche più all’avanguardia della psicologia) e trovai conferma a quanto avevo sospettato: le antiche vie, gli antichi misteri, non erano scomparsi, schiacciati dalla scienza o dalla superstizione, ma avevano trovato nuovi anfratti in cui sbocciare. Seguì un corso di PNL, dopo essere stato folgorato dal primo libro dei fautori di questa metodologia (R.Bandler e J.Grider) dal suggestivo e appropriato titolo “La struttura della magia”. Lentamente tutte le conoscenze esoteriche che avevo acquisito negli anni e lo studio dei Tarocchi, non più solo come metodo per leggere una persona e la sua situazione attuale, ma soprattutto in merito allo straordinario percorso iniziatico che contengono, cominciarono a prendere una forma compiuta e tutt’altro che astratta: la magia vive ancora e può essere d’aiuto nella ricerca della felicità. Così mi ritrovai a seguire un percorso sciamanico con Alessandra Di Gesù, maestra di rune, trovando in quella tradizione, pur così diversa, gli stessi insegnamenti appresi nel percorso di crescita sfaccettato e personale che mi ero costruito. Ecco che dunque, accanto alla mia via di bancario ordinario, si sviluppava quella dello stregone moderno, che lavora su se stesso, cerca di comprendere le strade dell’energia, legge i Tarocchi come strada per la felicità e la conoscenza di sé. E man mano che questo viaggio si arricchiva e conferiva nuova dignità agli strumenti antichi, il percorso di vita che avevo scelto mi andava sempre più stretto. Lentamente, in parallelo al lavoro in banca iniziai a eseguire sedute di counseling utilizzando anche i Tarocchi, restando sorpreso dalla loro efficacia, tanto che, dopo diverse richieste, iniziai a tenere i primi corsi su questo straordinario strumento. E lì trovai la mia dimensione. Insegnare mi è sempre piaciuto, sostenere le persone nella trasformazione si rivelò un vero uso opportuno della magia e lentamente la mia strada cominciò a cambiare verso la direzione a cui credo fosse sempre stata destinata. Il tutto fu coronato da una iniziativa sorprendente dell’università di Udine che propose il primo Master in Partnership e sciamanesimo nella storia italiana (e forse europea) che naturalmente frequentai e conclusi con soddisfazione.
I miei compagni di viaggio
In questo straordinario viaggio, per un certo tempo svoltosi “dietro” la vita ordinaria del bancario, ho potuto conoscere persone straordinarie e con alcune di loro collaborare per portare queste conoscenze a chi ne fosse interessato. Con Laura Cappellaro (counselor, operatrice shiatsu, operatrice Penna Luminosa) abbiamo condotto per diversi anni un percorso legato alla Ruota dell’Anno, spiegando il significato delle otto feste dell’anno agricolo, il loro valore ed eseguendo piccoli rituali psicomgici per farle rivivere ai partecipanti. Con Ariella Colavizza (counselor, Forest bathing guide, formatrice di Pratica Metamorfica) teniamo un percorso legato alla Scala della Strega e ai suoi molteplici collegamenti interdisciplinari tra magia e ed evoluzione personale. Per la Onlus Animaliamo ho tenuto diverse conferenze sul valore magico e archetipico degli animali. Con la scuola Hakusha di Brescia collaboro portando i miei corsi. E mille nuove avventure sono in programma, poichè sono fortemente convinto che in questo tempo la rete e la condivisione siano il cuore della rinascita.
...E adesso?
Infine le due vite parallele sono diventate troppo ingombranti l’una per l’altra e la mia vera Natura ha reclamato il suo posto. Così ho lasciato il mio lavoro di bancario. E’ stato come un uccellino che si lancia dal nido spalancando le ali, provando il brivido, la paura del vuoto e scoprendo invece ali forti e la bellezza del volo e della libertà. Oggi non ho più due vite, ma una sola, splendida e integrata, dove chi sono e cosa faccio coincidono. Tengo corsi di diverso tipo, ma tutti con alla base la Via Iniziatica che, tradotta in chiave moderna, può darci tutti gi strumenti necessari a ritrovare il nostro potere personale e creativo necessario per raggiungere quello che credo essere il vero fine di questa vita terrena per ognuno: la felicità. Accanto all’attività di formatore, naturalmente, non ho mai smesso di tenere sedute individuali in cui, con l’aiuto dei Tarocchi, scopriamo insieme quali sono i blocchi che ci impediscono di evolvere, crescere ed infine sentirci soddisfatti e realizzati. Ogni giorno è un nuovo viaggio, ogni giorno incontro persone grazie alle quali vivo mille vite diverse, ogni giorno un nuovo studio, un nuovo spunto, mi portano idee per un percorso nuovo da sviluppare per trasmettere delle conoscenze non solo teoriche ma anche pratiche, alla portata di tutti, per riportare un po’ di magia in questo mondo. Sono fortemente convinto che se maghi e streghe tornassero ad essere parti di questa realtà, il nostro presente si trasformerebbe in meglio e questo è forse, in fondo, il fine ultimo del mio viaggio. Poichè ogni volta che una persona si riappropria di sè, del suo potere, del suo sentire, del suo esprimersi per ciò che è, anche il pezzo di mondo che la circonda ne beneficia. E tante piccole fiamme insieme diventano presto uno splendido incendio.